L'Unione Sarda 22 ago 2005
GMG 2005
 
Centinaia di ragazzi alla veglia organizzata dalla diocesi cagliaritana
davanti a un maxischermo allestito al Centro domenicano di Selargius

Notte di preghiera con la bandana

 
C'erano anche molti turisti
 
Magliette con doppia dedica. Perché in fondo per i Papa-Boys, i Pontefici sono due. Come gli slogan che hanno creato per loro. «Ci hai chiamato e noi saremo sempre con te» per Giovanni Paolo II e «W Papa Benedetto, che non lo avrebbe mai detto che sarebbe diventato Papa» per Ratzinger. La veglia diocesana vissuta da giovani e non solo, a Selargius nel Centro domenicano è anche questo.
Da tutta l'isola hanno portato tende, zaini, sacchi a pelo e tanta voglia di stare insieme. In minor numero rispetto alle
passate edizioni, ma pur sempre sotto lo stesso cielo che brilla di stelle come a Colonia in Germania per la XX Giornata Mondiale della Gioventù.
Sono questi i giorni dei Papa Boys sardi che non hanno potuto varcare il mare e che hanno voluto seguire l'evento davanti al maxi schermo, che ha trasmesso ogni attimo del raduno mondiale più atteso dai giovani.
Dalla veglia notturna con Papa Ratzinger alla messa domenicale.
Per storie che seppur diverse sono legate da un unico slogan: non mancare mai ad una gmg anche se la devi seguire solo da un televisore a casa, da un maxi schermo e a costo di abbandonare vacanze e relax. Come i turisti, siciliani, pugliesi. «Saremo voluti essere a Colonia», spiega Alfredo Battistini, funzionario di Catania, «ma è
altrettanto unica questa opportunità del maxi schermo offertaci a Selargius, a pochi passi dalle località di mare che abbiamo visitato».
Tra i Papa Boys, oltre ai turisti anche tanti bambini. Dai pochi mesi di età in su, ma con già addosso le magliette e persino le bandane della Gmg. «Mio nipotino Federico di appena sei mesi», sottolinea Anna Usai, pensionata arrivata da Sassari, «doveva essere qui, perché un giorno potrà ricordare magari ai suoi stessi figli di essere stato protagonista della sua prima Giornata mondiale della loro vita»
 
Tra gioia e commozione
 

Dal maxi schermo risuonano le parole di Papa Benedetto XVI ma il pensiero va Giovanni Paolo.
Se ne sente la mancanza, e la commozione al solo nominare quello che per tutti era il piccolo grande uomo. «Lui è insostituibile»,

sottolinea Marinella Pani, impiegata trentenne di Samassi. «Ci ha regalato una testimonianza di vita e un carisma che ci accompagnerà per la vita». Tra i giovani, uno che la gioventù ce l'ha nell'animo. E' il padre domenicano Alberto Fazzini, regista dell'evento selargino: «Con un maxi schermo, un intero campo e lo spazio sotto i pini del giardino a disposizione abbiamo abbattuto le distanze geografiche e trasformato un pezzodi Sardegna in una piccola patria dell'incontro con il Papa, così da consentire a tutti di partecipare.

In particolare i malati o chi non aveva i soldi per partire».
Intanto la festa continua. E tra i pini, le tende e i sacchi a pelo c'è persino chi gioca con i cagnolini del Centro domenicano. Che scodinzolano e rincorrono i PapaBoys.

Beatrice Saddi

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Foto GMG 2005

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