Nell’Isola. In quattrocento hanno seguito la veglia a distanza
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Selargius come Marienfeld la gioia di un maxischermo |
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Selargius come Colonia. La giornata mondiale della gioventù è stata festeggiata anche nel centro giovanile domenicano. Non in Germania, ma nei pressi della 554. Circa quattrocento fedeli sabato sera hanno seguito
la veglia trasmessa in diretta da Colonia e oltre duecento domenica mattina hanno partecipato alla messa officiata da padre Alberto Fazzini nel campo di calcio del centro domenicano. L'iniziativa è nata nel 2002
quando la Giemmegì si è tenuta dall'altra parte dell'Atlantico, a Toronto. «Ci siamo preoccupati di quelli che il vangelo chiama "gli ultimi"», racconta padre Alberto, che da oltre trent'anni opera
assieme ai giovani, «quelli che, per problemi economici, personali o di salute, non potevano arrivare fino in Canada. Allora decidemmo di organizzare un ponte virtuale con la celebrazione ufficiale e l'iniziativa
funzionò. La nostra idea è stata adesso ripresa da molte diocesi in tutta Italia, anche se la Gmg di quest'anno era in Germania, quindi più accessibile».
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Nel senso satellitare del termine. Poi è arrivata la notte, che un centinaio di ragazzi ha passato con tende e sacchi a pelo all'interno del centro selargino. Domenica mattina niente schermo e niente satellite,
padre Alberto ha catalizzato l'attenzione dei presenti con una messa durata quasi due ore che gli oltre duecento fedeli presenti hanno seguito con grande attenzione. |