Come abbiamo visto, la Chiesa, dopo la venuta dello Spirito Santo, che fa parte del piano B perché è il Figlio che Lo invia a completamento della sua opera, prende coscienza di sé e annuncia il Vangelo.
All'inizio, gli Apostoli e i loro discepoli hanno dovuto inventare tutto. Negli Atti degli Apostoli è raccontato tutto questo quando raccontano del modo di "misionare" di Paolo e dei suoi compagni. Incontrano i problemi delle mentalità diverse, delle lingue diverse, delle fedi diverse, della vita sociale diversa; vengono ascoltati, cacciati, picchiati, imprigionati, messi a morte ma nulla temono perché: "tutto posso in Colui che mi dà la forza" (Filippesi 4,13) e il sangue dei cristiani diventa seme per nuovi credenti.
…E quando ti trovi a Filippi sul supposto luogo del battesimo di Lidia – la prima europea battezzata – il pensiero vola e le emozioni sopraggiunte ti bloccano il dire e prepotentemente Paolo e Compagni con tutte le loro fatiche, i loro kilometri percorsi passo dopo passo, la loro testimonianza alla Parola, fanno irruzione nella tua mente e nel tuo cuore e… taci.
Poi gli orizzonti cambiano, si allargano e la Parola che salva viene portata in tutto il mondo: fino all'estremità della terra.
In tutti questi secoli di vita della Chiesa troviamo Apostoli di Gesù in tutte le parti del mondo: spendono la loro vita per la salvezza dei fratelli.
Spesso anche questi hanno testimoniato con il loro sangue la veridicità del loro annuncio. Sempre hanno condiviso con i popoli dove sono arrivati e abitano - perché ancora oggi operano e abitano - oltre che la fede, anche un modo di vivere più attento alla dignità dell'uomo, immagine di Dio, che vale tutto il Sangue di Gesù Cristo dal quale è stato salvato.
Abbiamo tutti degli amici che sono partiti lasciando tutto e tutti: da una vita più "comoda" agli affetti più cari. Amici che si spendono per Gesù Cristo in terre lontane non solo geograficamente dalla loro casa. Ora la loro casa è questa dove vivono con questi nuovi affetti (… riceve cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. Marco 10,30), dove si capisce BENE che Dio è PADRE di tutti gli uomini e per questo li vuole tutti salvi. Qui ogni giorno è Natale!
Ho avuto la grazia di fare il missionario, purtroppo solo per dei tempi brevi e determinati anche accompagnato da dei laici con i quali condividere l'esperienza. Ho capito bene cosa vuol dire Isaia:
"Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero di lieti annunzi
che annunzia la pace,
messaggero di bene che annunzia la salvezza,
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio". Isaia 52,7
E ho capito tante altre cose…
Ricordo vividamente, come se fosse oggi, la prima volta che mi trovavo lì: ero solo sdraiato sul lettino nella mia stanza durante una pioggia torrenziale, di quelle che si vedono solo ai tropici e mi è passato davanti il "film" della mia vita… sono andato in crisi! E allora giù propositi, progetti e quant'altro mai per recuperare in qualche modo, e animazione e coinvolgimento degli amici… ma essere là è tutt'un'altra cosa!
Mentre scrivo passano certamente davanti a voi immagini della nostra missionarie, per chi c'è stato, luoghi che vogliono rendere quasi concreto questo mio scritto, dove si vede bene che Dio vuole salvi tutti gli uomini e noi oggi siamo il suo strumento.
La missione di Dolores non è più seguita dai nostri Padri, ma loro, tutti e due, sono rimasti uno in Guatemala e l'altro in Nicaragua. Chissà perché…
Intanto noi diamoci da fare per creare nel nostro cuore, nelle nostre scelte di vita, uno spiazzo adatto a piazzare la tenda. Quando sentiremo il martello che pianta in noi i pioli*, quel giorno è Natale! Auguri a tutti.
*= Mi accorgo degli altri che bussano alla mia porta e chiedono che li faccia entrare nella mia vita come voglio che entri Gesù.