25 luglio: Meno 11 TOLOSA
Giubileo Domenicano

Già quando siamo arrivati a Tolosa provavo delle sensazioni particolari: stavo nella città dove Domenico ha fondato il mio Ordine. Entrare nel Convento domenicano non mi ha emozionato per niente: un grandissimo edificio tutto in cemento! I confratelli ci hanno accolto con simpatia e il pomeriggio siamo andati alla maison Seilhan. Qui sì che ho provato grande gioia e volevo vedere tutto, rendermi conto di tutto, verificare, misurare con gli occhi,… immaginare. Ero nella culla dell’ordine: che emozione! Tutto qui parla di Domenico e dei suoi primi amici che poi diventano “Frati predicatori”. Doveva essere una vita molto spartana e riempita dalla preghiera e dalla necessità di rispondere alla chiamata delle anime: “Guai a me se non predicassi!” se chiudo gli occhi, li vedo quegli Uomini di Dio…

CASA

SEILHAN

Ho chiesto di san romano, il nostro primo convento, ma non è rimasta pietra su pietra. In san romano fu deciso di adottare la regola di sant’Agostino e fu letta l’approvazione dell’Ordine: era il 22 dicembre 1216.

Poi la chiesa meravigliosa, veramente speciale de les Jacobins. È detta la chiesa domenicana più bella e quando si entra si capisce perché. Una architettura unica: il palmizio svetta creando effetti mozzafiato, e poi il chiostro e poi, soprattutto, il corpo di san Tommaso d’Aquino. Dopo varie peripezie (potrebbero essere oggetto di un romanzo!) Il corpo del santo Dottore della Chiesa è arrivato a Tolosa: che emozione pregare davanti al reliquiario. Mi sono passati dentro gli anni di studio, la somma telogiae, pane quotidiano delle nostre lezioni, i giorni degli esami, i seminari, gli appunti. E ora sono qui, davanti a Tommaso che mi ha formato nella conoscenza di Dio: grazie

fra Alberto