ORIZZONTI INFINITI
Giubileo Domenicano

Orizzonti infiniti:
alcune riflessioni sparse nella vita

L’ambiente influisce nella formazione della persona della sua mentalità, della sua psicologia e nelle sue scelte di vita.

L’ambiente naturale, al primo posto. Ma anche l’ambiente socio-familiare dove si cresce: l’apertura delle persone addette alla formazione e degli altri membri della Comunità, la stessa Comunità.

Per Domenico:

- Essere a Tolosa = essere il massimo della presenza per la zona;

- una volta vista Roma, una volta aver vissuto al centro della cristianità dove tutti i popoli s’incontrano nel nome dell’unica fede in Gesù, gli orizzonti si allargano, diventano universali:

- Tolosa non basta più (anche se con il meglio ed il massimo impegno) ma il mondo intero lo reclama, reclama la sua idea, il suo Ordine…

Il mondo intero vuol dire spargere i frati come si sparge il frumento perché per tutto il mondo diventino il Pane che sazia la fame di Dio (grano ammassato): operazione tutt’altro che facile, soprattutto per chi non ha fatto esperienza di mondialità. 1217

- Primo problema: dove andare

- Secondo problema di che vivere

- Terzo problema reclutamento per sopravvivere, come idea, come Ordine.

Scuole parrocchiali o diocesane,  Università di Parigi e bologna: Allargamento di prospettive, di panorami, di sapere. Avvicinare i giovani ai quali prospettare la nuova vita religiosa. Avvicinare i professori che proprio per la loro “professione” sono aperti al “nuovo” dalla “ricerca”:

= boom della crescita: lo studio allarga le prospettive, la conoscenza, gli orizzonti…

Essere una presenza propositiva = la luce non svolta l’angolo, non ha bisogno di svoltarlo perché si diffonde in una sconfinata pianura.

Si capisce meglio che predicare ai Cumani è allargare gli orizzonti.

Fra Alberto Fazzini