Siamo arrivati a Fanjeax. Quando ero ragazzo e sentivo nominare questo paese, mi ricordo che la fantasia errava libera per contrade e castelli del “paese cataro”. Qui Domenico comincia la sua grande e nuova esperienza di predicatore itinerante, qui ha incontrato i primi Fratelli e fondato e organizzato il monastero per le “Sorelle” a Prouilhe.
Le strade che mettono in comunicazione i piccoli centri qui intorno sono state percorse in tutte le direzioni dai “pugili della fede”.
FANJEAUX |
Qui le crisi per le mancate conversioni… Mi immagino Domenico la sera, da solo nella sua casa (dove sosteremo anche noi a pregare e fantasticare…): prega organizza il suo apostolato, si flagella per i poveri peccatori, si lamenta con Maria, come fa un figlio, della grande fatica spesa e dei pochi frutti raccolti…
PROUILHE |
Gli viene quindi spontaneo ripensare alla sua Osma, al silenzio del chiostro, al sereno pregare nel coro con i confratelli canonici, alle “chiacchierate” con loro, allo studio…
MONTREAL | |||
PAMIERS |
E invece Fanjeaux: una terra straniera, tra gente spesso ostile, a discutere, predicare, convincere…
Ogni giorno bisogna mettere in discussione la propria fede e la propria credibilità, mettere in gioco la propria vita. Spendersi per i Regno.
Sono stato altre volte in questi luoghi e sempre mi sono ritrovato a sognare…: piedi scalzi su sentieri pietrosi, agguati di malintenzionati che vogliono toglierti la vita, pellegrini che si affiancano al predicatore nel suo cammino, porte che si aprono per un’elemosina o che restano ostinatamente chiuse, quando pure non ti sono sbattute in faccia. E Domenico continua a camminare portando il Messaggio. La strada risuona del suo canto a Maria “Ave Maris stella… iter para tutum” e avanti nel nome del Signore Gesù.
BEZIERS | |||
MIREPOIX |
Vari cronisti raccontano che proprio da Prouilhe Domenico ha inviato i “suoi Frati Predicatori” per le strade del mondo, a due a due, come nel Vangelo: era la Pentecoste del 1217, maggio, e tutto intorno era fiorito e profumava di primavera: “il grano conservato nei granai marcisce”: comincia così la primavera dell’Ordine. Da questo momento gli orizzonti si allargano “fino ai confini della terra”: l’Ordine respira la universalità della Chiesa.
Fra alberto