quinto invio
Missioni

Sono le 16,45 ora locale del 6 marzo 2010 e a distanza di un anno, con Rita e con Franca, new entry 2010, siamo di nuovo in Guatemala, a Dolores, presso la Missione guidata da P. Ottavio e P. Giorgio. Quest’anno, ci siamo superati in termini di permanenza, ci fermeremo in questo bellissimo posto per due mesi interi, dal 3 marzo al 5 maggio 2010, viaggio compreso e, per la prima volta in quel di Dolores, saremo soli.
L’assenza di P. Alberto, che per diversi anni è stato il nostro Tutor in tutto e per tutto, non ci ha impedito di continuare una esperienza iniziata per caso da oramai quattro anni.
A parte la tristezza è bene entrare subito nel vivo di questa nuova esperienza. Mi dispiace se lo scrivere questo diario mi porta ad essere prolisso. Facciamo che, chi vuole, prima di iniziare questa lettura, prenda conoscenza del numero di pagine e poi decida se vale la pena di leggere o soprassedere. Ovviamente scherzo, ma un diario, per essere considerato tale, deve riportare le varie fasi di una giornata, specie quelle che più colpiscono, e state certi che qua quasi tutto colpisce.

  arrivo a città del Guatemala aeroporto di Flores

Come oramai capita da qualche anno, ogni volta il nostro viaggio assume contorni fantozziani. La nostra partenza, programmata da tempo fin nei minimi dettagli, con i biglietti acquistati, ha corso il serio rischio di subire una brusca fermata a causa di una agitazione imprevista dei dipendenti Meridiana.
La sfortuna vuole che quel giorno, di mercoledì e non di venerdì come da sempre capita, una agitazione sindacale dei dipendenti Meridiana può rovinare l’entusiasmo di una partenza aspettata e preparata da tempo. Lo stellone portafortuna de “los Misioneros”, come dice P. Ottavio, interviene a rimettere le cose a posto e fa si che il nostro aereo programmato per le 16,30 prenda il volo senza ritardo alcuno. A Roma la prima sorpresa.
Un tassista, con cui P. Daniele, il Provinciale, aveva preso accordi in precedenza, nel vederci con sei valigioni al seguito, quasi gli viene un colpo. La macchina messa a disposizione é un Mercedes, non può portare tutti i bagagli. La soluzione proposta, prevede che ci serviamo di un altro taxi a pagamento. La cosa non ci entusiasma per cui diamo il via ad una vivace discussione in cui pretendiamo il rispetto dell’accordo.
Il tassista allora ci mette in contatto telefonico con il suo datore di lavoro che presentandosi so chiamarsi Emanuele. E’ convinto di parlare con un Prete pertanto continua a chiamarmi “Padre”, e ovviamente, cerca di ribaltare la situazione a suo favore ma, approfittando del fatto che sia sempre convinto di avere a che fare con un sacerdote gli dico che se ci risolve il problema, non facendoci pagare altri 50 euro, otterrà in cambio una benedizione particolare, interamente dedicata a lui. La cosa lo entusiasma a tal punto che si fa carico lui di pagarci il taxi. Benissimo - abbiamo risolto il problema a nostro favore - il nostro amico, che ci è venuto a prendere, si fa carico di individuare un altro taxi, carichiamo le valigie e partiamo alla volta di Roma dove c’è P. Andrea che ci aspetta. La sveglia per la partenza per Madrid è alle quattro del mattino. Arriviamo in perfetto orario.

aeroporto di Flores arrivo a casa a Dolores

A Madrid, corsa veloce con trolley al seguito, cerchiamo di raggiungere il terminal 4S da dove partirà il volo Iberia che ci porterà a Città del Guatemala. La partenza avviene con quasi un’ora di ritardo, alle 13,00 e non alle 12,10 come previsto (non sono solo gli aerei italiani a fare ritardi!). Il tempo sull’aereo, per quanto confortevole, questa volta sembra non avere mai fine. Alle 17,30 ora locale arriviamo alla “Ciudad”. Con una puntualità incredibile troviamo ad aspettarci Celeste, la sorella di Titi e Osni, un ragazzo che è venuto a Cagliari e che abbiamo conosciuto per mezzo di Titi. Prima di portarci al Convento delle Suore, Celeste ci propone di bere un “cafecito”, accettiamo di buon grado e dopo circa un’ora arriviamo dalle Suore che troviamo sulla porta ad aspettarci. Siamo tutti contenti di rivederci a distanza di un anno anche se manca M. Gabriella. Troviamo M. Luigina, la nuova Superiora, e M. Marcela di Santa Eléna, andata alla capitale per sottoporre due bambine ad un controllo otorino poiché stanno perdendo la voce. Durante la cena parlo con le due Suore che hanno scritto a P. Alberto; la prima chiedendo un aiuto per due bambine le cui madri versano in condizioni critiche, la seconda per avere un videoproiettore da usare nella scuola per supportare le lezioni de “computadora”. A fine cena andiamo subito a dormire, siamo stanchissimi e poi abbiamo nuovamente la sveglia alle quattro del mattino per andare in aeroporto e prendere il volo che ci farà arrivare finalmente a Flores dove incontreremo Romeo e P. Giorgio. Pensavamo che tutto, nonostante la levataccia, si svolgesse secondo il programma prestabilito e che il contrattempo di Roma fosse solo un imprevisto. Le nostre speranze svaniscono subito quando al momento del ceckin l’impiegato ci dice che il volo delle 6,50, quello prenotato da casa, è stato soppresso per manutenzione. Un brivido corre lungo la schiena anche perché l’impiegato ci dice che il nostro volo sarà di nuovo disponibile il giorno dopo e per questo la compagnia aerea TAKA “protegge” i passeggeri mettendogli a disposizione una notte in albergo… La proposta non ci interessa, so che alle 18 c’è un altro aereo e chiedo la disponibilità per quel volo. Altra risposta negativa. Da quel momento non ho più capito cosa sia successo perché a quel punto, alle cinque del mattino, sveglio Celeste informandola della cosa, lei, subito, si offre di richiamare Suor Teresita che, dopo averci accompagnati in aeroporto stava rientrando in convento, affinché ritorni indietro a riprenderci. In quel momento l’impiegato della compagnia ci dice che si sono liberati dei posti sul volo delle 18,30 e che è disponibile a farci i biglietti d’imbarco per la sera. Altra telefonata a Celeste per informarla della novità. Intanto Suor Teresita è di nuovo all’ingresso delle partenze. Mi avvicino da lei per dirle che ci aspetti un attimo perché dobbiamo imbarcare i bagagli per il volo della sera. Suor Teresita con un sorriso ci dice che non ci sono problemi e che ci aspetta tranquillamente. Quando sono di rientro, l’impiegato con aria trafelata mi dice di fare in fretta perché stanno per imbarcarci con il volo che a detta sua era stato soppresso. Non ci capisco più nulla, anche Rita e Franca non sanno più cosa dire e cosa fare. Chiedo se posso avvisare Suor Tersita che è fuori ad aspettare, la cosa mi viene impedita con mala grazia e da quel momento è tutta una corsa per arrivare all’uscita 14 per l’imbarco per Flores. Prima dobbiamo pagare i 20 quetzales di ingresso in Guatemala. L’impiegato visti i tempi ci chiede i 60 quetazales e si offre lui di pagare la tassa aggirando la fila. Ci stiamo avviando veloci verso l’uscita ma questa è molto distante da dove ci troviamo e allora l’impiegato, individuata una macchinetta elettrica interna all’aeroporto e che serve per effettuare spostamenti da un capo all’altro, la blocca e ci fa portare fino all’uscita. Facciamo le operazioni di imbarco, entriamo nell’aereo “soppresso” e finalmente ci accasciamo sui sedili…
Arriviamo a Flores e troviamo P. Giorgio e Romeo che ci aspettano.

Spettacolo di accoglienza per i nostri alla scuola di san Martìn de Porres

Arriviamo a Dolores, entriamo nella casa e portiamo le valigie in camera. Le camere sono parecchio sporche (cucarachas, ecc.ecc. ecc.), la cucina non ne parliamo……Siamo missioneros e ci rimbocchiamo le maniche senza fare tanto gli schizzinosi…..
Bene!!! Siamo a Dolores e ci dobbiamo fermare due interi mesi. Incontriamo P. Ottavio la sera al suo rientro da un’Aldea. Non sta bene e infatti lo vediamo “spento” e con poca voglia ci dice che le sue analisi del sangue non sono delle migliori e che potrebbero esserci problemi di tipo cardiaco. Oggi è
domenica 7 marzo 2010 e P. Ottavio è partito per la Città del Guatemala per poter fare tutti i controlli necessari.
Piano piano anche noi cerchiamo di trovare il ritmo giusto per iniziare le nostre attività di aiuto per la Missione…
p.s. Mandateci le vostre riflessioni e teneteci compagnia. Noi saremo molto felici di sapere che ogni tanto un vostro pensiero è dedicato a noi.
La mail a cui potete scriverci è: fpittoni@tiscali.it

Hola buenas tardes
Sono Rita, la moglie di Francesco, per la terza volta in Guatemala.
Per mesi, e molti di Voi lo sanno, non ho fatto altro che pensare/sognare il Guatemala ed questa nuova esperienza. Non Vi nascondo che, nonostante la “barra” apparente – forse per contrastare la preoccupazione di Francesco – in cuor mio avevo molto timore: siamo soli, il nostro “Mentore/factotum/il motore/il dispensatore di coraggio e di (qualche volta) tirate d’orecchie/la nostra carica/ecc ecc ecc” non ci ha accompagnati, affidandoci in toto la realizzazione di questa avventura. Per giorni, prima di partire, ho ossessionato P.Alberto con tante richieste riguardo il nostro comportamento/atteggiamento in questo lungo periodo (fino ad oggi infatti il “LA” ci è stato dato sempre da lui e rimanere così orfani ci ha fatto sentire una grande responsabilità). L’unica risposta che ho avuto è stata una carica di fiducia immensa che solo ora – nella solitudine della sera – sento di non meritare. Mi sentivo forte, ma non lo sono e mi manca tanto………………….. non la Peroni, ma P.Alberto. Per fortuna che il Suo rassicurante pensiero ci ha confortati per tutto il viaggio e la sua presenza, presente. Grazie P.Alb e grazie a tutti Voi che ci avete pensato e sostenuti.
Riguardo el viaje, Francesco è stato molto esaustivo e preciso nei particolari, spero Vi racconterà anche dei prossimi “viaggi” che farà accompagnando o meno P. Ottavio.

Spettacolo di accoglienza per i nostri alla scuola di san Martìn de Porres

P. Giorgio ci vuole a scuola a dialogare con i suoi studenti. Fino venerdì ha fatto scuola Giovanni, uno studente/dottore di Françoise, il quale ha insegnato sia francese che italiano, traendo buoni risultati tra i ragazzi, nei quali ha lasciato un ottimo ricordo. Pensate che venerdì sera è stato organizzato, presso la scuola di S. Martin de Porres – la scuola di P. Giorgio – uno spettacolino con musica a tutto volume, balli, giochi con il fuoco, esecuzione anche di canzoni italiane (interpretate da un nutrito coretto di studenti) e canzoni anglo/americane interpretate dal ……… Preside della escuela, P.Giorgio. La novità è che il tutto è stato allestito su un palco di recente costruzione situato di fronte al campo di pallacanestro – per chi è pratico del posto – segno evidente di quanto il nostro buon Padre sia vicino alle esigenze dei “suoi” studenti e di come sappia esaudire i desideri dei suoi ragazzi. E poi ha ballato, ci ha invitati a ballare, si è “scatenato” cosa che non avevamo ancora sperimentato. Lo conoscevamo scanzonato interprete di opere liriche (!!!!!!), ma non di balli moderni particolarmente movimentati.
Il “pirotecnico” P. Giorgio ha ringraziato l’entusiasta Giovanni per il lavoro svolto ed ha presentato noi nuovi arrivati a Dolores. Non sappiamo però come si sia conclusa la serata perché noi tre siamo tornati a casa prima perchè eravamo molto stanchi ed avevamo freddo: non ci crederete ma quest’anno non soffriamo molto il caldo anzi, adesso (
domenica 7 marzo ore 19,00) mi sono messa sulle spalle la copertina della “Iberia” perché fa proprio frescolino. Speriamo che la temperatura non vari molto così potrà stare bene anche Franca che ha la pressione ballerina.
P. Giorgio è sempre più “figurino”: è dimagrito ancora rispetto a gennaio fa una dieta di passati di verdura, verdure crude e cotte, niente carne, pochissima pasta, fa attività fisica e dice di stare bene (a mio parere è dimagrito troppo). Anche P.Ottavio abbiamo trovato dimagrito ed un po’ giù, non pimpante e reattivo come gli anni scorsi. Ci auguriamo che gli accertamenti di domani fughino ogni apprensione e lo tranquillizzino, altrimenti qui ce la vediamo brutta…. Abbiamo portato per loro tante cosine che sapevamo di loro gradimento: purtroppo non solo non potranno mangiarle, ma dovranno accontentarsi di vedercele mangiare/bere. Comunque tutti, e dico tutti, con Romeo e Nidia , le Suore della Ciudad e di S. Eléna e di Poptun, i familiari di Titi, Sor Lucia, che abbiamo sentito per telefono, etc etc. etc, vi salutano e raccomandano di ricordarli nelle preghiere.

A casa di doña Alba

Non voglio tediarVi oltre – sarete già stufi di leggerci. Ci sarà tempo domani e nei prossimi giorni per raccontarVi di questi primi approcci guatemaltechi, del “bautismo” (battesimo) di oltre 20 tra neonati e bambini fino al 10 anni, della processione di questa sera incentrata sulla festa della donna di domani 8 marzo, della splendida accoglienza delle sorelle e della mamma di Titi, delle nostre due ragazze – Claribel e Mixin – che lavorano sodo oltre a studiare con buoni risultati e di tante altre cose.
Una pregunta a Françoise, al Maestro Roberto ed alla Maestra Alberta: quando venite potete portare per cortesia un piccolo adesivo della bandiera sarda (i quattro mori) da attaccare sul parabrezza del nuovo carro di Romeo???.
Hasta luego y buenas noches a todos
Rita

LE VOSTRE EMAIL

DA antoniettadicataldo (Busto Arsizio)
Caro p. Alberto,
grazie per le belle notizie che ci comunichi e per l'entusiasmo che ci trasmetti sempre.
Ogni volta che mi giungono notizie di coloro che vanno in missione, aumenta in me il desiderio di fare la stessa esperienza; spero di realizzare
questo desiderio.
Un caro saluto e un abbraccio
da Antonietta e Matteo.

radio Kalaritana
Carissimo P. Alberto,
grazie per averci reso partecipi delle vostre attività come avevamo chiesto tempo fa, è stato veramente gentilissimo.
Abbiamo già inviato una mail ai cari missionari in missione in Guatemala per augurare loro una buona permanenza e buon lavoro.
Speriamo di sentirci al più presto!
La prossima settimana riceverà senz'altro una nostra telefonata, è sempre un piacere chiaccherare con lei!
Intanto la ringraziamo ancora e le auguriamo un buon fine settimana.
La redazione di Radio Kalaritana

Sassu Ottavio
Querido Alberto,
sono arrivati i tre missionari e cominciano a organizzarsi per rendersi utili.
Il mio cuore comincia ad avere problemi. Domani viaggerò a Città del
Guatemala per ulteriori esami. Speriamo bene. Prega per me.
Saludos.
Padre Octavio.

Floris Elena 1
Ti ringrazio per averci messo al corrente di questo avvenimento ed auguriamo ai tre missionari una splendida ed invidiata permanenza.Assicuriamo loro le ns. preghiere alla Madonna perchè si faccia interprete presso il suo e ns. Gesù invocando protezione.
Se non è di troppo imopegno puoi farmi avere il libro che parla dei laici domenicani. Grazie Elena

Fazzini Dino
Carissimo sono felicissimo per la tua operosita' .Ad meliora.Dino

motzo marta
buongiorno padre alberto,sono la nipote di padre ottavio,mia mamma ha saputo che zio ha avuto problemi di salute e volevamo sapere se lei aveva notizie,grazie mille,un abbraccio
marta

Rosalinda Argiolas
Ciao P. Alberto,
che bello,dopo tanto tempo ricevo
di nuovo le tue mail!!
Era ora,ora vado a leggere il diario,grazie.
Un abbraccio Rosalinda

Elena e Pino 2
Grazie, xchè ci tieni informati. fra poco leggerò il diario Speriamo che padre Ottavio si rimetta in salute e speriamo che le notizie che ci darai siano di un miglioramento.
saluti
Elena e Pino

Rossella Baldinu
HOLA PADRE Alberto carissimo, è da tanto che non accendevo il computer ma oggi forse perché c'erano tue notizie, ho voluto controllare la posta elettronica,credo che invierò una mail agli amici in Guatemala, mi dispiace per Padre Ottavio, spero si risolva tutto velocemente e bene,preghero' per lui.Tu come stai perché anche mi preoccupo per Te, quando non ho notizie o so che non stai bene un pensierino al Buon Dio è sempre anche per te, Ti voglio bene,un caro abbraccio dalla Rossy Hoara. (saluta Rita)

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