Storia del container
Missioni

Primo invio.

Il 10 ottobre del 2005 è nata l'idea di preparare un container per la nostra missione di Dolores in Guatemala.
Parlando con Silvio si pensò di contattare qualche compagnia di spedizioni per sapere a che spesa si sarebbe andati incontro.
I risultati non furono incoraggianti. A questo punto l'amico Bruno Orrù ci ha detto di avere un amico che comanda una nave porta containers che fa spesso la rotta dei Caraibi. Telefonata al sig. Luigi Tiddia (il sopraddetto comandante) che ci comunica di essere in pensione e quindi non più in contatto con la sua Compagnia. Fissiamo comunque un incontro per studiare meglio la cosa. Sono stato accolto a casa del sig. Luigi con molta gentilezza. Ho conosciuto la sua signora e il suo figlio Fabio. Il sig Luigi telefona a un suo ex collega ma anche questi dice di essere in pensione e ci dice che altri ex colleghi sono o in pensione o defunti, comunque ci dà il nome del nuovo responsabile dell'ufficio della Compagnia che potrebbe interessarsi al nostro caso: Cristiano mora e ci dà pure il n. di telefono. La telefonata del sig Luigi a Cristiano Mora si conclude con l'invito di quest'ultimo a me perché scriva una e mail di richiesta.
Rientato a casa scrivo subito per non lasciar raffreddare la cosa e il pomeriggio seguente (mercoledì 19 ottobre 2005) ho la risposta: "Stiamo verificando ed organizzando con diverse strutture l'imbarco per il Guatemala. Appena avremo conferme da tutte le strutture la contatteremo".
Il lunedì 24 otobre. altra email di Cristiano Mora. "Quando prevede. Padre, di effettuare la spedizione?". È una email era su carta intestata e quindi ho ricavato il n. di telefono del suo ufficio e l'ho chiamato
Mi ha rassicurato che il container avrebbe viaggiato completamente a carico della Compagnia Calmedia, della Costa Container Lines e che erano tutti molto contenti di fare questa spedizione umanitaria, in particolare lui ed il suo amico Paolo Camalich, i due direttamente coinvolti in questa operazione. Dovevo solo scegliere la data che mi va meglio per la spedizione e così mi sono accordato per le vacanze di Natale 2005.
Abbiamo subito contattato il padre Ottavio e il padre Giorgio (i missionari destinatari del container) e dopo aver loro chiesto quali fossero le urgenze, abbiamo preparato una locandina con l'elenco delle cose da mettere nel container.

Cristiano Mora
cosa mettere nel container
Ufficio
Paolo Camalich p. Alberto

Il foglio è stato diffuso capillarmente e la risposta dei nostri amici è stata immediata e generosa. in pochissimo tempo abbiamo riempito il container!
Intanto gli scambi con la Compagnia di spedizione si facevano non solo più frequenti, ma anche amichevoli e vengo messo in contatto con la signora Alessandra Orsero, responsabile della Freccero e Scotti, la Compagnia che di fatto avrebbe preso in consegna il nostro container. Questa Compagnia opera a Vado Ligure e così apprendo che tutto ciò che abbiamo raccolto lo dobbiamo mandare lì, debitamente impacchettato e documentato per essere messo fisicamente dentro il "nostro" container. La Signora Orsero mi informa che la nave che effettuerà il trasporto si chiama Cala Providencia!!! È tutto un programma!!!
L'amico Giorgio Bruno dell'Oftal, contattato per mezzo di Mario Marini, ci mette a disposizione il suo camion per il trasporto. Abbiamo scritto sia alla Tirrenia che alla Moby per avere una riduzione del biglietto della nave ma non abbiamo avuto risposta.
In seguito, per la terza e la quarta spedizione, la Tirrenia si è fatta generosamente carico del trasporto del camion da Porto Torres a Genova e viceversa!!!! In questo si è dimostrato determinante l'aiuto di Mario Marini, Presidente dell'Oftal.
Gli amici di Siena (Ass. Amici del Guatemala) ci chiedono di riservare sul container uno spazio per le cose raccolte da loro.

Al.Orsero
Mario Marini
Giorgio Bruno
alla nave
Pino Cateri

Gli amici Paolo e Cristiano ci chiedono di poter inviare anche loro qualcosa ai bambini guatemaltechi e così fanno una colletta nell'ufficio e, insieme ai loro colleghi acquistano materiale scolastico (penne, quaderni ecc...) da consegnare come dono di Natale ai bimbi della Missione.
Mi telefona un certo Pino Cateri dicendomi che è vicino di casa di Fabio Secci (l'incaricato della Compagnia di stivare il container) e anche lui mi chiede spazio. Parlerò più avanti di Pino.

La preparazione del container coinvolge molte persone ed ogni sera è una festa di presenze al Centro Giovanile: tutti vogliono essere presenti, tutti vogliono partecipare.
Quando tutti i pacchi sono pronti chiediamo all'amico Gaetano "asilo politico" nel suo magazzini situato proprio di fronte al centro Giovanile Domenicano. E così, sotto una pioggia battente, con l'aiuto di Mimmo e di un camioncino trasportiamo tutti i nostri scatoloni e li affidiamo alle cure di Giuseppe e Simone che preparano i pallets. È un lavoro difficile perché le scatole utilizzate sono le une diverse dalle altre ed è un vero impazzimento far quadrare le misure definitive dei pallets: è proprio un puzzle tridimensionale! Alla fine gli undici pallets sono incellofanati e pronti per essere caricati sul camion.

Fabio Secci Gian. Pozzetti
Silvio
Gaetano
Mimmo
Simone

A questo punto subentra la grande disponibilità e amicizia di Giorgio Bruno che ci mette a disposizione il suo camion e un autista per portare il tutto a Vado Ligure, porto da cui partirà la nave per il Guatemala.
Ho accompagnato personalmente il camion da Cagliari a Portotorres e poi sulla nave della Tirrenia fino a Genova e poi a Vado Ligure.
Della prenotazione sulla nave si occupa la segreteria dell'Oftal.
A Genova c'è un freddo cane e al porto ci sta aspettando Cristiano Mora che è venuto in motorino (con quel freddo!) per darci le indicazioni sulla ubicazione del porto dei containers di Vado Ligure e sulle modalità di consegna del nostro prezioso carico e anche... perché mi voleva conoscere personalmente.
A Vado Ligure troviamo la signora Alessandra Orsero, una giovane signora molto dinamica, responsabile della ditta "Freccero e Scotti" che spedirà il nostro container. Una Società tutta composta da giovani molto efficienti.

Uffici di Freccero e Scotti

Tutto si svolge in modo semplice, anche le cose che poi saprò essere un poco complicate, e finalmente sono al cospetto del "nostro" container vuoto che attende i nostri aiuti umanitari.
Il camion viene subito scaricato e può ripartire, La sign. Alessandra, quando vede tutto quel carico, dice che non ci starà nel container e Fabio Secci la rassicura ed io le dico che spettiamo anche un furgone da Siena!
Il furgone arriva e con esso, oltre al padre Athos, c'è anche il padre Giorgio. Gli operatori della Freccero e Scotti, conoscono così anche un destinatario del carico.
Chiedo al p. Giorgio se vuole partire anche lui dentro il container ma mi dice che preferisce rientrare in Guatemala in aereo!
Ecco che arriva l'amico, fino allora sconosciuto, Pino Cateri, con ulteriori scatoloni da aggiungere a quelli (già tanti!) accatastati sulla banchina.
Fabio, con calma e soprattutto con cura, carica il tutto: la banchina si libera e il container sembra non esaurire mai il suo spazio: Pino s'incarica di riempire tutti gli interstizi, portando ulteriori cose dalla sua incredibile casa.

Pino e la sua incredibile casa.

I portuali che hanno lavorato al porto per il nostro container non vogliono compensi per questo lavoro: questo container è contagioso nel suscitare generosità.
Ho con me un pò di dolcetti preparati dagli amici del Centro Giovanile domenicano, li distribuisco a tutti gli operatori, come sembra più opportuno, ringrazio e riparto.

si carica
chiusura container

Nel viaggio verso Genova con i padri Athos e Giorgio, sul furgone venuto da Siena, mi sentivo leggero leggero: mi sembrava di poter essere finalmente tranquillo: operazione container conclusa.
Ma ancora ce'ra un bel pò da fare in quel del Guatemala perché il frutto di tanta collaborazione e generosità arrivasse ai suoi destinatari!!!
Mi trovavo a Dolores, nella nostra missione, quando il nostro container è sbarcato in America. Mi dicevo: "ancora pochi giorni e tutto giungerà qui" E invece...
Di tutte le vicende intercorse tra l'arrivo in Guatemala del container e la sua consegna ai missionari, ne parlo con abbondanti particolari nel "Diario 2006" dal 18 gennaio in avanti (www.predicazione.it/missioni/Diario_2006/diario/17-19 gennaio 2006.htm).
Esiste un Organismo (Sosep = Obras Sociales de la Esposa del Presidente) che aiuta a sdoganare i beni destinati ad aiuto umanitario. Contattiamo prima la Compagnia di Navigazione alla Capitale. La Capitale (Città del Guatemala) dista da Dolores 600 km e vi assicuro che sono duri da percorrere. Abbiamo trovato (ero con padre Ottavio e suor Mirta - una suora domenicana- un giovane molto accogliente e decisamente contento di vedere italiani nel suo ufficio. Paolo Patrone, responsabile, per il Guatemala e altri paesi del centro America, dei movimenti commerciali della Compagnia di navigazione .

Messo al corrente di tutto, Paolo si è attivato con i suoi collaboratori ed è stata una processione da un ufficio all'altro. Accolti sempre con cortesia ma di consegnarci il container in tempi brevi proprio non se ne parlava. (www.predicazione.it/missioni/Diario_2006/diario/24 e 25 gennaio 2006.htm).
Alla sera siamo risaliti in macchina per Dolores, avendoci assicurato Paolo che si sarebbe interessato personalmente della nostra causa.
Arrivati a Dolores ci vengono richiesti ulteriori documenti che con fatica (comunica con Italia, fuso orario, poste che non funzionano, telefoni così e così, ecc...) siamo riusciti a mettere insieme.
Quando sono ripartito per l'Italia il container non era ancora arrivato, è arrivato qualche giorno dopo, portato fino alla casa della missione da un camion mandato da Polo Patrone, anche questa volta gratuitamente, con grande generosità. Lo sdoganamento è costato 2000 quetzales (200 euro).
Il contenuto del container è arrivato tutto e i padri e le suore hanno avuto il loro bel daffare per distribuire le varie cose a bambini, famiglie povere, malati eccetera. Mi hanno detto al telefono che quando, con le cose loro destinate, suore e padri arrivano alle aldee (villaggi), è sempre una festa. Ringraziamo il Signore e tutti gli amici che hanno permesso la realizzazione di tutto questo.

E siamo al secondo invio.

El barco que lleva el cargo se llama CALA PILAR y saldrá de Vado Ligure el 26 diciembre 2006 y llegarà a Puerto Santo Tomás el 20 de de enero 2007. Alessandra Orsero
Direzione Freccero & Scotti

Questo il messaggio finale di conferma alla richiesta per un secondo container.
Al Centro Giovanile Domenicano sempre il solito entusiasmo per la sua preparazione, ma questa volta con un pò d'esperienza in più.
Per prima cosa abbiamo acquistato delle scatole, tutte uguali, vista la difficoltà avuta la volta scorsa nell'assemblaggio dei pallets. Abbiamo poi preparato tutto in una saletta del Centro Giovanile Domenicano che ci sembrava adatta al questo lavoro.
Un magazzino di Prato ci ha dato tante tele, tramite l'amico Piergiorgio Morini: serviranno per il corso di taglio e cucito che è progettato per le aldee.

Gianc. Pozzetti
P.Giorgio Morini
preparazione container al Centro Giov. Dom.
 
Uffici di Freccero e Scotti
 

Cristiano Mora, Paolo Camalich, la Signora Orsero, Fabio Secci, Giancarlo Pozzetti, responsabile del piazzale, Pino Cateri, sono tutti pronti a ricevere il nostro secondo contaier.
Ormai tutto fila liscio e ciascuno di noi sa che cosa deve fare per portare a compimento l'impresa.
Ma, benché tutti al Centro Giovanile Domenicano siano ormai pratici di tutto, si respira comunque l'aria da epopea, come per la prima spedizione!
Giorgio Bruno non ha più il camion ma coinvolge un suo amico di Jerzu, Adriano Corgiolu, che manda il camion can l'autista: Mauro Mura.
Questa volta incellofanare i pallets, per Simone e Giuseppe è stato un gioco da ragazzi, date le scatole tutte uguali!
Quando tutto è pronto, ci accorgiamo che per pochi centimetri di altezza i pallets confezionati non passano dalla porta/vetrata della sala dove sono stati allestiti. Ci sono voluti Fausto e Tore, due amici sempre presenti, per rimuovere, con attenzione e senza danni, la vetrata e così abbiamo potuto caricare il camion.
L'anno scorso abbiamo caricato il camion dal magazzino di Gaetano, con gli strumenti e i mezzi che lui usa per il suo lavoro. Quest'anno detti strumenti non possiamo utilizzarli perchè il suo muletto, data la sua configurazione, non può affrontare l'attraversamento delle cunette della strada e il nostro passo carraio. Interviene un altro amico: Lello Maccioni che ci invia il suo muletto a bordo di un camion con la gru e... il gioco è fatto.

Fausto e Tore
Si carica
Paola e Gianc. Mariani
Aula di informatica

Di nuovo accompagno il camion a Vado Ligure, Mi sono compagni di viaggio, oltre l'autista, anche Giorgio Bruno; di nuovo incontro gli amici della Compagnia di navigazione, di nuovo vedo la loro gioia per questa operazione umanitaria in corso.
Scopro che la postazione della Finanza all'ingresso del porto è composta prevalentemente da sardi che mi fanno una bellissima accoglienza.
Mentre siamo tutti intenti a caricare il container, arriva Daniele Carrara, un amico di Nembro (Bergamo) che mi porta a nome della Questar, la ditta di Giancarlo Mariani e Davide Orban, ben 10 bellissimi computers nuovi di fabbrica, con i loro schermi piatti e predisposti per una aula di informatica: è fantastico! (www.predicazione.it/missioni/Diario2008/diario/sesto_invio.htm).
Solito daffare a caricare il container, solita cura e attenzione a riempire tutti gli anfratti, solito Pino con il suo prezioso, fantasioso e a volte incredibile carico.
Quando tutto è terminato e il container è stato chiuso e sigillato, Daniele Carrara mi prende con sé in macchina e andiamo in quel di Nembro (Bergamo), dove sarò ospite di Paola e Giancarlo Mariani.
Il padre Giorgio, infatti mi ha detto che ha bisogno di letti a castello per i ragazzi della sua scuola e voglio andare a visitare alcune fabbriche per vedere di accontentarlo.

Quando il container arriverà a destinazione, questa volta sarà la Caritas Guatemala a interessarsi del suo sdoganamento. Altre avventure riguardanti questo sono raccontate in: www.predicazione.it/missioni/Diario2007/Diario/_26gennaio-4febbraio2007.htm
e giorni successivi, pertanto ve le risparmio e i curiosi possono andare a vedere: quanti meandri la burocrazia!...

Terzo invio.

Buongiorno Padre Fazzini, le indico innanzitutto il numero di booking che dovrà essere comunicato al terminal quando verrete a consegnare il materiale (attualmente è previsto il 20.11.07): bkg 318494, Nave Cala Puebla 447w del 28/11, destinazione Santo Thomas de Castilla. La sigla del contenitore è GRIU1117624. Il sigillo del container è: 69760.
Cordiali saluti Alessandra Orsero Amministratore Delegato
Con questa e mail la signora Alessandra mi comunicava i dati del terzo invio.
Nel frattempo, la Tirrenia, per mezzo dell'Oftal, con l'intervento del suo Presidente Mario Marini, ci da il passaggio gratuito del camion da Portotorres a Genova e viceversa.
Ancora una volta l'amico Giorgio Bruno, ci trova camion e autista e verrà pure lui, come già nei viaggi precedenti, a consegnare i pallets incellofanati ai signori della Freccero e Scotti a Vado Ligure il 20 novembre 2007.
Ormai se non prepariamo containers per la nostra missione, al centro Giovanile ci sentiamo "inutili"!

Mario Marini
Frati Dom. Prov. S.Tommaso
Suore Domenicane Roma
Mariano pili
Rosa Maria
 
 
Giorgio Borsetti
Casa Pino
Bruno Orrù

Abbiamo tanti rotoli di tela che Magazzini San Paolo, di Cagliari ci ha dato: serviranno per il corso di taglio e cucito che è progettato nelle aldee anche quest'anno. Quando dico tanti rotoli di tela, voglio dire proprio tanti: da soli riempirebbero il container. E invece il container è per un bel tratto riempito dai letti per i ragazzi del padre Giorgio: pensiamo di inviare le stoffe in due tempi.
A questa gara di solidarietà si aggiungono sempre nuovi amici: Il padre Provinciale della Prov. Domenicana San Tommaso, p. Giovanni Distante, che durante la mia predicazione degli esercizi spirituali ai padri della Provincia, mi ha dato una congrua offerta per inviare cose utili ai confratelli missionari; Le suore Domenicane dell'Unione san Tommaso, della Casa San Domenico in Roma, anche loro durante la mia predicazione degli esercizi spirituali mi hanno dato quanto serviva per acquistare i letti per la scuola della missione; Don Aldo Carcangiu, coinvolge la sua parrocchia di Barumini; Don Mariano coinvolge le sue due parrocchie di Allai e Fordongianus; Rosa Maria coinvolge il suo parroco che a sua volta coinvolge la sua parrocchia di Serrenti; Alberto Borsetti, per mezzo del suo fratello Giorgio, che vedo spesso al Centro Giovanile Domenicano, ha portato le divise del Cus Cagliari che ora sono indossate dai giovani calciatori di Dolores (www.predicazione.it/missioni/Diario2008/diario/ottavo_invio.htm); e tantissimi altri: arriviamo così al punto che non sappiamo più dove mettere le cose che arrivano!
Siccome ciò che è dei poveri non deve rimanere a marcire nei magazzini, inviamo una buona parte di scatoloni, pieni di vestiario già selezionato, ai missionari di Villaregia perché li inviino nelle loro missioni. Se ne incarica l'amico Bruno Orrù con il suo camioncino.
Chiaramente a Vado Ligure trovo l'amico Pino Cateri, tutto infreddolito. Qui a Vado Ligure c'è un freddo pungente con raffiche di vento e spruzzi di acqua gelida. Pino ha noleggiato un furgone per trasportare dalla sua casa al porto le cose che ha predisposto e per non rischiare di rimanere isolato dal ghiaccio (abita a Montagna, un paesino subito sopra Vado), è sceso a Vado la sera avanti e ha dormito nel furgone!! Le strade che portano a casa sua sono, infatti soggette a chiusura per neve e ghiaccio. Il nostro è davvero un container imprevedibile: bello, no?!
Rientro a Genova e vado dagli amici della sede centrale della Compagnia marittima. Tutti mi accolgono bene e ho la sensazione che la mia presenza qui sia come quella di un vecchio e caro amico. Qui mi danno la notizia: dal 1° dicembre la Costa Container Lines sarà assorbita dalla Hamburg Sud: una grossissima compagnia tedesca. E il nostro futuro di spedizionieri di contaners, che fine farà? Mi dicono di allestirne, intanto, un altro e poi si vedrà. Consegno i soliti dolcetti preparati dalle "mamme del Centro Giov. Domenicano" che ricevono un'accoglienza favolosa. Saluto e mi appresto al rientro a casa.

Il container è felicemente arrivato alla missione - chiaramente dopo le solite traversie burocratiche - e potete vedere le foto del suo arrivo

Quarto invio.

Ed ora è storia dei nostri giorni.
Il 9 settembre scorso (2008) ho consegnato il quarto container che si chiama CTNCAXU 291655-2 ed al quale è stato apposto il sigillo 66125; il n. di booking è 8GOACX1286 e partirà sulla nave Cala Portofino diretta in Guatemala il 29.09.08.
Sono arrivato al porto dei containers di Vado Ligure, insieme all'autista e amico Mauro Mura con un biglietto gratuito della Soc. Tirrenia e con il camion messoci a disposizione dal sig. Adriano Corgiolu, che ancora non conosco.
Accoglienza sempre molto calorosa da parte di tutti.
Il container è stato subito caricato e Mauro Mura, l'autista, è potuto ripartire dopo circa mezz'ora.
Mi sono recato negli uffici della Freccero e Scotti, diretti dalla signora Alessandra Orsero, abbiamo sistemato un pò di documentazione e poi ho fraternizzato con gli impiegati che, tra l'altro, hanno gradito molto i dolci sardi preparati dalle formidabili mamme del centro Giovanile.

Uffici Freccero e Scotti
La casa di Pino

Pino questa volta mi ha portato a casa sua e poi recuperata la sua fidanzata Doriana che usciva dalla scuola (insegna educazione fisica), tutti insieme siamo andati in trattoria.
Doriana ha provveduto in particolare alla catalogazione dei medicinali.
Pino e Doriana mi hanno poi accompagnato a Genova, al nostro Convento di santa Maria di Castello.
I confratelli sono stati super nei miei confronti ma credo che lo siano nei confronti di tutti coloro che accolgono: un'accoglienza squisita!
A Genova dovevo fare due cose importanti:

- Celebrare le nozze di Paolo Patrone (responsabile della Compagnia per il Guatemala e altri Stati del Centro America) con Laura Cuevas.
- e andare alla sede della Compagnia di navigazione a sentire se, dato il cambiamento di proprietà (come vi ho già detto è stata rilevata dalla Hamburg sud - una grossa Compagnia tedesca), avremmo avuto ancora la possibilità di spedire containers ai nostri missionari.
Paolo mi ha accompagnato alla sede centrale della Compagnia e così ho incontrato Cristiano Mora e Paolo Camalich (quelli che hanno fatto cominciare la mia carriera di spedizioniere) e poi ho parlato anche con altri responsabili che mi hanno rassicurato: "I suoi containers non hanno nessun problema": potrò continuare la mia carriera di spedizioniere e voi di riempitori di containers!!! È una notizia bellissima e sento la necessità di informarne subito i più vicini collaboratori.
Vi parlavo del matrimonio di Paolo. L'ho conosciuto in Guatemala nell'ufficio della Compagnia e il fatto che lui e Laura mi abbiano chiesto di sposarli, vuol dire che con il container ha viaggiato anche qualcos'altro, grazie a Dio! Sono stato felice di celebrare queste nozze a Bogliasco (paese natale di Paolo, vicino a Genova), di conoscere i suoi genitori e quelli di Laura, di aprire altri sentieri di amicizia perchè durante la cena e dopo sono stato circondato dagli amici di Paolo che volevano sapere "tutto" della missione: e così l'idea missionaria continua il suo viaggio nei cuori e non solo sul mare.

Uffici
Paolo e Cristiano e colleghi

Il container partirà il 29 settembre e anche per questa spedizione, quante persone sono state coinvolte!
L'ingegner Antonio Locci, responsabile dell'Agenzia del territorio, coadiuvato dalla signora Marina Mattana, ci hanno regalato tanti computers che debitamente "cannibalizzati" dai nostri maghi dell'informatica Alessio Picciau e Mauro Migoni sono diventati un'aula informatica con 18 postazioni alunno più la postazione per l'insegnante. Le suore Domenicane dell'Unione san Tommaso di Lanusei ci hanno dato la volta scorsa un bellissimo tabernacolo e questa volta un grande harmonium che farà risplendere le celebrazione in una aldea. La Caritas di poggio dei Pini e numerosi amici di questa località ci hanno subissato di cose utili. Abbiamo potuto spedire le stoffe rimaste fuori dalla precedente spedizione, per la gioia di suor Lucia e delle sue allieve ai corsi di taglio e cucito. Come sempre il comitato Provinciale del Coni e la FIGC Regionale, che hanno peraltro partecipato a tutte le spedizioni, ci hanno mandato palloni e attrezzatura sportiva che, dice padre Ottavio, "vanno come il pane!"

CGD preparatori di pallets
Giuseppe e Mauro
Mauro Mura
Alessio Picciau

Dopo un doveroso ringraziamento a voi, cari amici, per la collaborazione a tutti gli stadi di preparazione/spedizione/arrivo dei containers, non mi resta che da aspettare la notizia che anche questo container arriverà e, dopo le consuete traversie burocratiche, porterà con il suo carico di bene tanti sorrisi, specialmente tra i più poveri, in particolare tra i bambini, bisognosi di tutto.

padre Alberto Fazzini

Selargius 24 settembre 2008