Partiamo per Flores, capitale del Peten, per celebrare la festa del Cristo Nero Patrono della Vicaria Apostolica omonima. Partecipano tutte le parocchie portando in procesione le statue dei loro santi patroni. Lungo il tragitto raggiungiamo p. Ottavio che col suo pik-up trasporta la statua della Virgen de los Dolores, patrona di Dolores in uno svolazzio di veli e fiori di stoffa. Ci raduniamo in una piazza dove arrivano tutti i fedeli con le loro statue ornate nei modi più fantasiosi e dopo una buona mezzora sotto un sole cocente che ci riporta al nostro ferragosto si avvia la proccessione sino alla cattedrale con un furgone amplificato che presenta tutte le parrocchie come fossimo allo stadio. Non manca neanche la “reina del Peten” una bella ragazza eletta fra tutte le altre reinas dei vari comuni.
Dopo aver attraversato il ponte che unisce l’isola di Flores alla terra ferma godendoci la natura che circonda il lago di Pétén Itzá, arriviamo alla cattedrale dove ci accoglie il vescovo Oscar Julio come se ci stesse aprendo la porta di casa. La messa è celebrata nella piazza dominata dallo splendido crocifisso Nero, morto ma con gli occhi aperti per simboleggiare la risurrezione. Sotto un sole cocente, con pochi spazi d’ombra, 2ooo persone partecipano a una messa dove un vescovo concretto e per niente noioso parla semplice e tocca tutti problemi di quella zona, usando ora lo stiletto ora la roncola per richiamare le autorità ai loro doveri verso queste popolazioni, ricordando che il Cristo è venuto per salvare tutti, ma privilegiando la cura dei più poveri. Bellissimo l’offertorio con i doni di ogni parrocchia semplici ma tanto significativi. Il vescovo ci invita a pranzo a casa sua, pranziamo insieme a tutti i parroci e i rapresentanti delle parrocchie mettendoci in fila come a un self-service.
Poi tutti nel pergolato a mangiare insieme al vescovo che si presenta per assicurarsi che tutti siamo a nostro agio. E noi lo invitiamo a pranzo a casa nostra e il mons. accetta con piacere.
Tutti si preoccupano di risolvere il problema “telefono casa” acquistando cellulari e schede locali. Dopo una gita in barca sul lago partecipiamo alla processione pomeridiana con il Cristo nero che viene portato a spalla da persone che pagano per farlo. Molto interessante per me vedere una processione da fuori e godermi divertito lo scoppio assordante delle batterie di petardi lungo tutto il percorso. Molto diversi i partecipanti rispetto alla mattina, con maggioranza di abitanti dell’isola di Flores ben vestiti e pomposi per questa bella festa seconda in Guatemala solo alla Settimana Santa. Mentre si celebra la messa conclusiva della giornata rientriamo a Dolores per cena e domani… riposo assoluto per ricuperare un po’ di forze.
Don Mariano
16 gennaio 2007
Siamo arrivati la notte del 13 scorso ma oggi è il primo giorno che riusciamo a scrivere qualcosa: non so quando si potrà poi inviare questo "qualcosa".
Siamo arrivati a Dolores ed entrando nella nuova casa di accoglienza, quella che abbiamo voluto noi, siamo rimasti stupiti: “La realtà supera l’immaginazione”, ha detto Francesco, tutto ammirato. In effetti il cortile interno e la costruzione tutto intorno sono belli da vedere. Abiteremo qui.
Entrati in casa ci siamo accorti che ci sono molte cose da fare e vivendoci dentro in questi giorni, poi, ci siamo accorti che di cose da sistemare e fare ce ne sono molte di più.
Comunque su tutte queste cose scrivono abbondantemente gli altri ed io ne riparlerò sicuramente.
In questo momento, sono le ore 17.30 (in Italia le le 24,30) in casa ci siamo Mariano, Francesca ed io. Padre Ottavio è a Poptùn (un paese un poco più attrezzato di Dolores, a 15 minuti di macchina) con Francesco e Mario, per fare acquisti “tecnici”: siamo in panne per l’acqua e così bisogna darsi da fare per sistemare tutto; Rosa Maria, Laura e Alberta sono dal Padre Giorgio per sentire la compagnia aerea che ha perso (e, dicono, ritrovato) una valigia di Alberta: ma cosa aspettano a fargliela pervenire.
Alle ore 19.00 concelebrerò con Mariano la Messa Parrocchiale.
La batteria del Computer mi dice che non ne può più ed io non so come caricarla, vi saluto quindi tutti e, a presto!!!!
Padre Alberto
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