21 gennaio 2006
Missioni

21 gennaio
Questa mattina ho indugiato un poco di più a letto, il fatto che io sia ancora in rodaggio come fusi orari, si fa sentire.

Appena alzato, una bella doccia: l’acqua è ben fredda e non ho potuto neanche fare l’urlo rituale che si fa in queste occasioni perché sarebbe accorso tutto il vicinato.

Il clima qui è stranissimo. A giornate caldissime nelle quali ti leveresti anche la pelle per alleggerirti un po’ seguono giornate fredde: meno male che ho portato una canadese con tanto di giacca!

Oggi ho scoperto che a volte non sono giornate intere calde o fredde ma mezze giornate.

In Mattinata sono andato con il p. Ottavio a una località vicino a Poptùm dove c’è un bellissimo complesso scolastico: ettari ed ettari di case, prati, scuole. I nostri fratelli protestanti Avventisti sono coloro che hanno costruito tutto ciò. Siamo andati a cercare delle insegnanti di taglio e cucito perché deve iniziare un corso all’aldea Nueva Libertad. In questo istituto sono in grado di mandare tali insegnanti. Oggi è sabato ed è in corso il culto (gli Avventisti celebrano il sabato e non la domenica) e così abbiamo dovuto aspettare che si liberasse il direttore, che se ho ben capito è anche il Pastore ed è il responsabile del Centro. C’è un sole impietoso e cerchiamo riparo sotto una champita (una capanna di frasche che qui usa molto: ce ne sarà anche una nella “nostra” casa). E’ una champita molto accogliente, con delle sedie con scrittoio (qui si chiamano pupitre) e una lavagna: chiaramente è un’aula all’aperto.

Il Direttore-Pastore arriva e così, nell’immensa cucina dove stanno preparando il mangiare per 350 giovani, si prendono gli accordi del caso per il corso di taglio e cucito.

Uscendo il Pastore mi affianca e parliamo amichevolmente. Mi dice che ha molta ammirazione per i cattolici e che segue dei corsi cattolici in varie circostanze. Mi ritrovo a pensare a voce alta che siamo fratelli separati e non sappiamo più neanche che cosa ci ha separato, a parte le circostanze storiche. Storiche, appunto e non di oggi come a dire che ci portiamo dietro una eredità di cose che non abbiamo messo insieme noi. Quale cattolico, tra i nostri fedeli, sa in che cosa è differente la fede in Gesù Cristo di un avventista e quella di un cattolico?

Al rientro a casa una bella sorpresa: trasmettono in diretta la partita Lazio-Cagliari e così ci fermiamo a vederla in un appartamentino che ospiterà una dottora che ancora non è arrivata: nella casa parrocchiale non c’è televisore. E’ stata un po’ una delusione, non riuscire a vincere in undici contro nove: pazienza!

Subito dopo pranzo si scatena un fortissimo temporale con tuoni e fulmini di tutto rispetto. Giusto perché non mi dimentichi che siamo ai tropici!

Mi butto sul letto ma nel saloncino attiguo si fa catechismo con una cinquantina di marmocchi tutt’altro che tranquilli e così… eccomi al diario.

Sono ora le 18.45, il temporale ha avuto una bella pausa e tra venti minuti comincia la messa, non quella prefestiva come da noi (e sicuramente vi penserò molto) ma quella del sabato. Quella della domenica si celebrerà domani, domenica, appunto.

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