Amare è un debito
8Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. 9Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso. 10L’amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l’amore. 11Questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. 12La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. 13Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. 14Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri. (Romani, 13) |
Amare gli altri è dunque un debito! Le persone corrette pagano i propri debiti e noi se abbiamo qualche credito esigiamo di venire pagati.
Essere svegli, come Cristiani, è entrare in quest'ordine d'idee: "amare gli altri (tutti, anche chi ci fa del male, chi ci odia ecc...) non è un optional".
Amare non vuol dire: "Quella persona ce l'ha con me, non mi saluta, mi odia...: ebbene, io da bravo cristiano non la odio, anzi farò in modo da non accorgermi neppure di lei!" Eh no! Non vuol dire questo! Amare è proprio accorgermi dell'altro e accorgermene in un certo modo!
È questa una cosa difficile?
Certo!
Ma sono le cose difficili che danno sapore alla vita! Le cose facili le sanno fare tutti e non è necessario essere cristiano per amare chi ci ama e chi ci fa del bene!...
Chissà mai se mi deciderò a fare anche le cose "difficili?"...